In quel di Manhattan l’atmosfera si prepara a tingersi di verde. In arrivo nel 2016 un nuovo polmone green che farà da rivale a Central Park e che andrà ad aggiungersi ai già numerosi giardini e spazi verdi dei grattacieli newyorkesi.
Dopo l’High Line, il magnifico parco sopraelevato realizzato dagli ex binari abbandonati di una stazione ferroviaria, nel cuore ovest della metropoli, arriva un nuovo imponente e rivoluzionario progetto che avrà come protagonista Hudson River Park. Un concept diverso dal solito giardino pensile, una vera e propria oasi verde sull’acqua.
All’altezza della 14esima strada si realizzerà infatti un parco pensile sull’acqua che ospiterà non solo piante e fiori, ma anche un anfiteatro e un auditorium. Un’intera area verde sospesa sull’acqua collegata alla terraferma grazie a due passerelle in legno che occuperanno uno spazio di oltre 11mila metri quadrati.
Un progetto importante che, una volta realizzato, diventerà il più grande parco sull’acqua di New York. Finanziatori del progetto sono ancora una volta il magnate dello spettacolo Barry Diller e sua moglie, la stilista Diane Von Furstenberg, molto attenti alla riqualificazione green delle aree in disuso.
Un parco pensile rivoluzionario nel cuore nevralgico della metropoli americana che diventerà una valida alternativa al paradiso del jogging ossia Central Park.
La realizzazione del nuovo Hudson River Park sarà una vera sfida da tanti punti di vista, compreso soprattutto quello ambientale, il progetto infatti è interamente green e a prova di uragano.
L’Hudson River Park si ergerà su una base ondulata composta da ben 300 colonne di cemento armato, alte dai 5 ai 25 metri sopra il livello dell’acqua. La piattaforma di sostegno è stata concepita inoltre in modo da riuscire a tutelare tutto l’ambiente marino, compresa flora e fauna acquatica.
Innovazione, tecnologia e rispetto dell’ambiente che sono il perfetto esempio di come l’architettura possa integrarsi completamente con il verde circostante, riqualificando l’ambiente.
L’inizio dei lavori è previsto per il 2016 e, se non ci saranno intoppi, per il 2018 potremmo godere di un’oasi verde sul fiume Hudson.
Il grado di civiltà e di modernità di una città lo si misura soprattutto in interventi che migliorino la qualità di vita e di fruizione dei servizi dei propri cittadini, New York ha sempre fatto scuola anche in questo aspetto e questo incredibile progetto ne è solo la conferma.
Marco Sandrini, Landscape designer di Sandrini Green Architecture