Se è vero che un giardino è il biglietto da visita di un’abitazione, di una villa o di un albergo lo è altrettanto per un’azienda. Una sede aziendale comunica anche a livello “estetico” e deve tener conto dell’impatto che genera sul visitatore.
Per questo motivo il giardino di un’azienda deve dare carattere e carisma all’edificio, deve riflettere al 100% la filosofia dell’azienda stessa, il suo modo di pensare e lavorare, nonché i suoi obiettivi.
Il giardino è a tutti gli effetti parte dell’azienda, in senso fisico e simbolico.
Esiste di fatto una simbiosi imprescindibile tra l’interno e l’esterno di un edificio così come esiste un forte legame anche tra l’esterno e il paesaggio circostante al giardino.
A maggior ragione per un’azienda, tanto che alcune hanno fatto del verde il loro segno distintivo.
Dagli esempi più eclatanti di Microsoft, la cui sede ospita dei veri campi sportivi, oppure di Twitter che a San Francisco ha un giardino pensile con caffetteria aziendale, o ancora di Amazon a Seattle dove 1.800 impiegati lavoreranno in tre immense sfere di vetro arricchite dai giardini pensili e inondate dalla luce.
E che dire della splendida idea dello studio di architettura Selgascano e della sua capsula tubolare nei boschi? Solo 20 mm di spessore tra l’ufficio e il bosco per lavorare immersi della natura, accompagnati dai suoi suoni così terapeutici.
Nella mia carriera mi sono preso cura di numerosi giardini aziendali e di qualsiasi tipologia: giardini esterni, tetti verdi, ma anche inaspettate pareti vegetali all’interno della sede aziendale.
Il garden design di questi particolari spazi verdi rispetta gli stessi canoni del giardino di una villa o di un’abitazione e il segreto rimane da sempre l’armonia. Con l’edificio e con il contesto circostante.
Ho creato diverse pareti verdi aziendali negli Emirati. Ad esempio quella del nuovissimo e tecnologico impianto di una raffineria di Abu Dhabi oppure la cascata vegetale di un nuovo complesso energetico, sempre ad Abu Dhabi. La loro forza è l’effetto sorpresa. Non essendo visibili dall’esterno le pareti verdi accolgono il visitatore in modo inaspettato, colpendolo con la folgorazione del verde.
Ho poi realizzato un giardino molto particolare per un’azienda artigianale orafa la cui sede si sviluppa attorno ad una struttura in vetro con cupola centrale a forma di diamante rovesciato. Un edificio-gioiello che richiedeva un giardino altrettanto prezioso. Da qui un ambiente raccolto o replicando il diamante, simbolo dell’azienda, anche in chiave vegetale con erbacee perenni, tappezzanti e granulati.
Posizionando al centro un’Olea Europea, contornata da Cactus e corpi illuminanti sferici che riprendono la forma circolare dell’area.
Quest’ultimo esempio rispecchia la mia filosofia di garden design aziendale. Credo che le aree verdi di un’azienda debbano necessariamente riflettere il mondo che rappresentano: obiettivi, Mission, Vision e filosofia di lavoro. In modo che l’impatto visivo per un visitatore traduca, da subito, la forza, il carattere e la coerenza dell’azienda.
Marco Sandrini, Chief Landscape Designer di Sandrini Green Architecture