Ogni giorno leggo con piacere della nascita di progetti innovativi di landscape design che fanno del verde il loro protagonista.
Il numero di queste realizzazioni è in continuo aumento. Il tema della sostenibilità del costruire è fortunatamente il fulcro dell’architettura contemporanea e un trend mondiale che attraversa tutti i continenti.
Di recente ho letto di un caso indiano, più precisamente a Mumbai, dove verrà realizzato un villaggio studiato da Sanjay Puri Architects. Un progetto che tra l’altro è già stato premiato al World Architecture Festival nella categoria Residential e ha ottenuto numerosi altri riconoscimenti.
Il villaggio in questione è residenziale e verrà posizionato su un sito ripido e sagomato, creando appartamenti che scendono lungo i pendii del terreno esistente permettendo a ciascun appartamento di aprirsi a una serie di terrazze e giardini; una soluzione di design organico, sostenibile senza stravolgere l’originaria natura del territorio. Di fatto è come se il villaggio facesse parte del pendio, ne fosse parte integrante.
Ogni appartamento è stato studiato come fosse una casa singola e si fonde perfettamente con il terreno creando un intervento minimo con la terra circostante.
Costruito per lo più con una pietra basaltica locale autoctona, il design che ne è emerso crea un ambiente sostenibile con il minimo taglio e cambiamento del terreno. L’orientamento delle case è verso Nord in risposta alle temperature medie attorno ai 30°- 35°.
Dal mio punto di vista la cosa più interessante è la creazione di tanti terrazzi che sembrano essere la continuazione delle case stesse con una incredibile e ininterrotta fluidità architettonica. Sono infatti protetti da pergolati in legno per rispondere al clima caldo arido che caratterizza questo sito tutto l’anno. I pergolati sono progettati con degli appositi fori per consentire agli alberi di crescere in altezza.
Il risultato è straordinario, la sensazione è quella di avere un giardino in casa, un albero in casa. Un progetto originale di landscape design che rispetta l’ambiente circostante, anzi che lo lascia entrare tra le mura domestiche, che lo avvolge con armonia.
Il verde è davvero uno strumento creativo unico ed eccezionale. Può fare la differenza non solo in termini estetici, ma soprattutto in quelli ambientali, dove la parola diventa emblematica, il luogo dove viviamo, dove siamo immersi e che dobbiamo trattare come se fosse una parte di noi.
Marco Sandrini, Chief Landscape Designer di Sandrini Green Architecture