Forse è troppo presto per definire il tipico giardino verticale esclusivamente come una parete, la facciata di un grande edificio o di un grattacielo. Il giardino verticale potrebbe infatti avere applicazioni inattese e sorprendenti, insieme estetiche e funzionali che cambieranno il modo di concepire le abitazioni e le infrastrutture dei trasporti. Come è successo recentemente a Città del Messico.
La capitale messicana ha ricoperto ben mille piloni delle superstrade e autostrade di arbusti, completandoli con un impianto di irrigazione che ricicla l’acqua piovana tramite un sistema integrato e sorvegliato, nonché telecomandato a distanza via GSM. Le specie vegetali utilizzate sono ad alta resistenza, basso consumo d’acqua e adatte alle condizioni ambientali difficili di quei luoghi.
Si chiama “Via verde” e l’hanno creata il noto produttore e attore Luis Gerardo Méndez insieme all’architetto Fernando Ortiz Monasterio dello Studio “Verde vertical”, un laboratorio messicano interdisciplinare che si è specializzato nella progettazione, installazione e manutenzione di giardini verticali in oltre 400 progetti in Messico, per un totale di più di 30.000 m2 di nuove aree verdi per le città.
I due sono riusciti a convincere l’amministrazione della metropoli dopo aver raccolto l’adesione di 80 mila sostenitori grazie ai social network e la piattaforma change.org specializzata nelle petizioni online.
I piloni sono rivestiti con pannelli prefabbricati completamente pieghevoli, ideali per effettuare i vari servizi di manutenzione preventiva; hanno un telaio strutturale, una plastica isolante e un substrato tessile idroponico incorporato.
Via Verde è lunga 27 kilometri, filtra 27 mila tonnellate di gas di scarico ed elimina 10 mila chili di metalli pesanti, per il beneficio di 25.000 cittadini.
Via verde vuole trasformare Città del Messico, una delle città più inquinate del mondo, in un modello internazionale affinché venga riprodotto in altre città e Paesi nel mondo. Un progetto che rende visibile e possibile una speranza e un sogno: quello di rendere le grandi città luoghi belli da vedere e piacevoli da vivere.
Marco Sandrini, Chief Landscape Designer di Sandrini Green Architecture