Ho già scritto più volte dell’argomento, ma le pareti verdi non smettono di entusiasmarmi e sono felice che siano tanto di moda. La bioarchitettura merita un posto di rilievo nella progettazione moderna e tra tutte le soluzione incluse in questa categoria credo che i giardini verticali siano davvero rivoluzionari. Possono cambiare completamente l’aspetto di un edificio, un quartiere o di una città intera.
Tutti i giardini verticali, pur avendo caratteristiche specifiche per ogni singolo progetto, hanno le stesse funzioni da assolvere: migliorare l’isolamento termico degli edifici, migliorarne anche l’impatto estetico e contribuire al benessere urbano catturando ad esempio le polveri sottili.
Per essere perfette le pareti vegetate devono essere progettate con molta cura fin nel minimo dettaglio, sia per quanto riguarda la componente agronomica, e quindi la selezione delle piante ed erbe da inserire nella parete, sia per quanto riguarda la componente costruttiva che prevede diversi elementi: dalla pannellatura, all’impianto d’irrigazione fino ai sistemi automatizzati di fertilizzazione.
Ma come è composta una parete green? Ci sono numerosi elementi che sono indispensabili per la sua armonica costruzione, come la struttura portante, la membrana protettiva e impermeabile anti radice, lo strato colturale; la vegetazione e l’impianto di irrigazione che è automatizzato e nascosto alla vista per lasciare che il verde sia l’assoluto protagonista.
I giardini verticali devono essere unici e personalizzati perché, esattamente come per un qualsiasi giardino, la scelta delle piante è fondamentale e andrà valutata tenendo conto di vari aspetti: l’esposizione alla luce, la latitudine, il clima e molti altre fattori ambientali.
Io stesso ho realizzato pareti vegetali un po’ in tutto il mondo, trovandomi ogni volta ad affrontare ambienti diversi, ma è proprio questo il lato migliore del mio lavoro: creatività unita a ingegno, arte e tecnologia, per un risultato totalmente ecofriendly.
L’arte di queste realizzazioni consiste anche nel creare strutture perfette che non danneggino l’edificio, ma che piuttosto lo valorizzino. Io credo davvero che i giardini verticali possano contribuire a migliorare le nostre città, ma non solo, anche le nostre case. E voi?