Sono numerosi coloro che decidono di installare o costruire una piscina per la stagione estiva, ma negli ultimi anni è nato un nuovo trend e sono sempre più le persone che scelgono di dotarsi di biopiscine.
Cosa sono? In cosa si differenziano dalle classiche piscine?
La biopiscina è un sistema vivo che ospita esseri viventi (soprattutto piante acquatiche) che diventano parte integrante dell’ambiente e contribuiscono al suo mantenimento. Esteticamente è simile a una piscina tradizionale e può essere realizzata con materiali comunemente utilizzati per le piscine.
Nelle biopiscine troviamo però l’area di rigenerazione formata da ghiaie e altri materiali inerti che non solo sono esteticamente piacevoli, ma hanno il ruolo indispensabile di substrato per le piante acquatiche e microrganismi e costituiscono un filtro biologico. Di fatto hanno un compito importantissimo perché garantiscono la vita della protagonista delle biopiscine: la natura.
Ma quali altre caratteristiche, dunque, la differenziano dalla piscina che conosciamo tutti? Prima di tutto c’è la sensazione di essere realmente immersi nella natura, la totale assenza di prodotti chimici (cloro, bromo, alghicidi e altre sostanze) che possono essere dannosi per il nostro organismo. Hanno inoltre un aspetto gradevole tutto l’anno, non vanno né coperte né svuotate e non dimentichiamoci l’opportunità di fare del singolare “giardinaggio acquatico”.
Tra le altre vi segnalo anche la possibilità del prolungamento della stagione di balneazione poiché l’acqua, in primavera, tende a scaldarsi più velocemente rispetto a quella delle piscine tradizionali e a raffreddarsi più lentamente in tarda estate.
Hanno una manutenzione inferiore rispetto a una piscina classica e soprattutto sono totalmente verdi! Sono aree naturali che contribuiscono al nostro benessere, nonché a quello dell’ambiente che ci circonda.
Quale vantaggio migliore di questo?
Marco Sandrini, Chief Landscape Designer di Sandrini Green Architecture
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